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| Calcioscommesse, Due Dirigenti del Montalto Uffugo agli arresti domiciliari
Avrebbero pilotato il campionato di serie D per far vincere il Neapolis
MONTALTO UFFUGO – Lasciano il carcere Francesco Molino il 35enne direttore sportivo del Montalto Calcio e Antonio Palermo dirigente della squadra montaltese 43enne. Il ricorso presentato dalla difesa è stato accolto dal Tribunale della Libertà di Catanzaro. I giudici del Riesame hanno ritenuto che per i reati contestati ai due cosentini coinvolti nell’inchiesta Dirty Soccer non sussiste ”la gravità indiziaria determinata dalla sussistenza dell’associazione a delinquere aggravata dalla metodologia mafiosa”.
Tradotti ai domiciliari Molino e Palermo dovranno rispondere delle accuse di associazione a delinquere finalizzata alle frodi in competizioni sportive rivoltegli in merito ai risultati di alcuni match disputati tra l’Ottobre e il Novembre del 2014. Partite truccate per consentire al Neapolis, mediante accordi con i dirigenti partenopei Mario Moxedano e Antonio Ciccarrone, di vincere il campionato di serie D del girone I in cui il Montalto Calcio incassò una plateale, quanto anomala sconfitta perdendo 4 a 0 e consentendo alla compagine campana di accaparrarsi punti utili per salire in classifica.
Il Neapolis non sarebbe però l’unica squadra ad aver goduto dei ‘favori’ dei due dirigenti. Anche le partite disputate con il Sorrento (0-0) e la Frattese (4-2), secondo i rilievi della Direzione Distrettuale Antimafia, sarebbero state pilotate in barba ad ogni regola vigente nell’universo calcistico. Dei 44 indagati nell’inchiesta attualmente solo dieci restano dietro sbarre, 16 persone sono state invece rimesse in libertà, 17 agli arresti domiciliari, due sono stati sottoposti all’obbligo di firma mentre sulla posizione di uno dei protagonisti della vicenda le autorità giudiziarie non si sono ancora espresse.
Fonte: Maria Teresa Improta
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