Dagli undici metri Pirrone segna, Venniro sbaglia. Azzurri virtualmente ai play-off:
Marsala - Serradifalco 1-0MARSALA - Al termine di una partita brutta nel primo tempo, nervosa e incerta nella ripresa, il Marsala conquista virtualmente il diritto a disputare i play-off per l´accesso in serie D.
Non ha giocato bene la squadra azzurra, forse frenata dalla certezza che anche un pareggio avrebbe consentito di raggiungere l´obiettivo minimo del quinto posto.
Di contro invece un Serradifalco, che, nonostante tutte le incertezze della travagliata vigilia, è sceso in campo deciso a conquistare il bottino pieno. Ultima chance per scalzare proprio gli azzurri dagli spareggi-promozione.
Così, a poco a poco, i falchetti, ieri in maglia arancione, hanno iniziato a guadagnare spazi in avanti, forti di un centrocampo ben orchestrato dagli esperti Pirrotta e Geraci, ben appoggiati dall´ottimo Li Muli. Mobilissimo e, probabilmente, tra i migliori in campo.
Ha provato a crederci fino in fondo la squadra dello squalificato Capodicasa.
Ci ha provato ed ha pagato cara la tensione con la quale è scesa sul rettangolo di gioco. Una tensione che non gli ha consentito di dare seguito alle buone trame di gioco sviluppate dai propri centrocampisti.
Ha pagato caro anche un errore vistoso del guardalinee operante sotto la tribuna, che non ha visto un tocco di Norfo, in chiara posizione di fuorigioco, nell´occasione del rigore che ha sbloccato e deciso la gara.
Ma può succedere: all´andata il Marsala era stato punito dall´eccessiva fiscalità del direttore di gara, quel signor Costanzo di Agrigento che sembra essere il fiore all´occhiello della federazione. E che aveva espulso due giocatori azzurri, Maltese e Blunda, e concesso un rigore ai Falchetti nel giro di soli tre minuti.
Così il vecchio adagio che recita di come, a fine campionato, favori e torti si compensino, ha avuto ancora una volta ragione.
Il Marsala, dal canto suo, conscio dell´importanza del punticino da guadagnare ad ogni costo, ha agito soprattutto di rimessa. Andando comunque, nel complesso, più vicino alla realizzazione di quanto non abbiano fatto gli avversari.
Con Di Miceli tenuto a bada sulla fascia destra dal sempre più maturo Alagna, che è stato bravo a mantenere alta la propria posizione, e Venniro marcato in maniera asfissiante da Maltese, la mole di gioco costruita dai nisseni ha trovato pochi sbocchi in avanti. E si è limitata, nel primo tempo, a un paio di tiri dal limite, pericolosi si, ma brillantemente sventati in angolo da Ilario.
Il Marsala invece ha sfiorato il vantaggio un paio di volte: la prima con Erbini, strattonato da Maira, ma pronto a rialzarsi e a sfiorare la traversa con un pallonetto, e poi con Pirrone, allo scadere della prima frazione di gioco, liberato in area dalla deviazione di un compagno, ma impreciso nella conclusione in spaccata a pochi passi da Tarantino.
Nella ripresa l´andamento della partita non è mutato. Almeno fino al quarto d´ora, quando si è registrato l´episodio decisivo al quale abbiamo già accennato.
Un lancio di Pirrone pescava Norfo al limite dell´area nissena, ma in chiara posizione di fuorigioco.
L´attaccante azzurro sembrava disinteressarsi della situazione, ma, al sopraggiungere di Erbini,spizzicava istintivamente il pallone. Lanciando il compagno verso Tarantino, uscito nel frattempo dai pali.
L´arbitro faceva segno di continuare, non avendo visto alcuna segnalazione dell´assistente. Erbini veniva allora messo giù dal portiere biancazzurro. Fallo netto, espulsione sacrosanta, ma azione viziata dal tocco di Norfo.
Dopo cinque minuti di veementi proteste, condite da un paio di cartellini gialli, Pirrone poteva battere il rigore, spiazzando l´ex azzurro Barcellona. Entrato nel frattempo al posto di Calabrese.
Il Marsala passava così in vantaggio e avrebbe goduto, fino alla fine, della superiorità numerica.
Ci provava il Serradifalco, ma la retroguardia lilybetana non faceva sconti.
Cosa che invece facevano gli attaccanti azzurri, sbagliando diverse volte, il raddoppio con Fina, De Vita e soprattutto con Licari, bravo a farsi trovare smarcato, ma impreciso nelle conclusioni.
Il Serradifalco andava vicino al pareggio a un minuto dal novantesimo, con un tiro dal limite di Di Miceli, alzato ancora una volta sopra la traversa dal colpo di reni di Ilario.
Quindi,l´ultima emozione: sul susseguente calcio d´angolo battuto dalla destra, Carovana cinturava Pirrotta in area. Il direttore di gara assegnava il calcio di rigore agli ospiti. Sul dischetto andava Venniro, che già all´andata dagli undici metri aveva realizzato. Il suo tiro però, dopo aver spiazzato Ilario, andava a incocciare il palo interno alla sinistra del portierone azzurro. La sfera veniva poi allontanata da Genesio, dopo aver rotolato lungo la linea di porta.
I lunghissimi sei minuti di recupero non sortivano alcun effetto, se non ulteriore nervosismo seguito alle solite perdite di tempo e a qualche pallone buttato via da qualcuno in maniera "poco ortodossa".
Il Serradifalco resta così matematicamente fuori dai play-off.
Ci ha provato la squadra del dimissionario presidente Burgio. Ci ha provato sobbarcandosi una trasferta con grossi sacrifici, anche personali, degli stessi atleti. Ci ha provato cedendo le armi con onore davanti a un Marsala grintoso e testardo. Che, probabilmente per la prima volta, ha visto schierarsi dalla propria parte la dea bendata.
Un buon viatico per gli azzurri, visto che, proprio in queste ultime giornate, le cose forse hanno iniziato a girare nel verso giusto. In attesa dell´ultima partita, da disputarsi a Calascibetta, contro l´ormai retrocesso San Sebastiano. E dalla quale ci aspettiamo il visto definitivo per gli spareggi.
Sia ben chiaro, disputare questi ultimi in trasferta, per una squadra che quest´anno ha sofferto maledettamente la lontananza dalle mura amiche, non sarà cosa facile. Ma ricordiamoci che il Marsala ha un organico di tutto rispetto.
Chiunque andrà ad imbattersi nella squadra di Sandri, dovrà prestare tanta, ma tanta attenzione.
Fonte:
www.marsalasport.it
