A SANGUE FREDDO - Il momento dei "se" e dei "ma"MARSALA - Complimenti alla Leonfortese, un bravo anche all´Alcamo. Ma diciamo la verità: quanta rabbia, miscelata a invidia, abbiamo provato davanti a quello stadio pieno e imbandierato a festa. Doveva essere nostra questa domenica.
Le oltre duemila persone, di cui almeno trecento (e non cento, come ha scritto qualcuno) giunte da Leonforte, presenti sulle scale del Lelio Catella, sarebbero state poche di fronte alla marea di gente che avrebbe invaso il Lombardo Angotta di fronte a un evento decisivo come quello vissuto tre giorni addietro. La colpa è stata solo nostra.
Basta guardare la classifica: solo cinque punti hanno diviso il Marsala dai biancoverdi di Mirto. Agli azzurri, conti alla mano, e la cosa da infinitamente fastidio, mancano proprio i sei punti persi nelle due sconfitte casalinghe d´inizio torneo. Una delle quali, guarda caso, proprio contro la Leonfortese. Punti che, come detto in maniera addirittura esasperata, non sono mai stati recuperati a pieno lontano dalle mura amiche.
Vogliamo dire che questo può anche starci?
Diciamolo pure. Il fatto che aggiunge ancor più sale sulle ferite è che sarebbe bastato che quel maledetto pallone calciato da Comparato al novantaquattresimo di Riviera Marmi-Marsala, anziché sbattere beffardamente contro il palo, avesse avuto la felice idea di rotolare in rete, per far si che il Marsala avesse chiuso al terzo posto. Con tutti i vantaggi del caso. Ma, come dice il titolo, con i "se" e con i "ma" non si fa il calcio, né tanto meno la classifica.
Però, come diciamo noi, al termine di un campionato tutti i nodi, anche quelli intrecciati dalla sorte, vengono al pettine. E così è istintivo pensare a tutti quegli episodi che hanno "condizionato" il cammino della squadra di Sandri. Attenzione, ci guardiamo bene dal negare che di "momenti" a favore ne abbiamo anche avuti. Momenti pesanti, che ci hanno fruttato anche punti pesanti.
Ricordiamo, su tutti, il rocambolesco goal allo scadere della gara contro il S.G.Gemini.
Ma in trasferta nulla è girato per il verso giusto. Sfortuna o demeriti? Sfortuna tanta, demeriti tantissimi. Lezioni da imparare: molteplici.
Tutto questo però adesso conta poco. La sorte, o meglio la classifica, ci offre la possibilità di pagare il debito e presentarci alla cassa con un assegno da riscuotere. Il primo appuntamento è fissato, di nuovo al "Lelio Catella", per domenica 27 aprile.
Il destino, questo stramaledetto destino. Questo burlone che si diverte a giocare con i sentimenti e il cuore dei tifosi.
Il destino ci offrirà quindi la possibilità di cancellare in maniera definitiva il biancoverde che ancora aleggia sulla gradinata del Catella, dipingendola d´azzurro. Non trecento persone, ma almeno il doppio ne attendiamo per quel giorno. Che sarà solo la prima tappa del difficile avvicinamento alla meta.
Il Marsala, cinquantasei goal realizzati, è stata la squadra più prolifica del girone.
Il Marsala avrà adesso il tempo per rinserrare le fila: non dovrebbero essere squalifiche, non dovrebbero esserci infortuni o problemi fisici. Il Marsala avrà anche la "fortuna" d´incontrare una squadra, l´Alcamo, con il morale sotto i tacchi.
Venti giorni sono tanti. Ed è comprensibile pensare che i ragazzi di
Chico riusciranno a ritrovarsi. Ma è anche innegabile ammettere che, a parte il fattore campo e la griglia dei punteggi, i vantaggi stanno tutti dalla parte del Marsala. Forza ragazzi, sbracciamoci ancora di più le maniche.
Tanto, aggiungiamo noi, a questo punto non abbiamo più nulla da perdere.
Fonte: Umberto Li Gioi (
www.marsalasport.it)