| Noto, tre sberle dal Roccella, fallita l'operazione sorpasso
Harakiri. La squadra di Romano si fa infilare nell'ultimo quarto d'ora. Si complica la strada verso la salvezza diretta
Tabellino e cronaca
Noto - Roccella 0-3
Noto [3-5-2] : Paladino 6; Petrassi 5 (19' st Peluso 5,5), Cucinotta 5,5, Cassandro 5; Marino 5, Saluto 5, Primo 5, Caci 5 (16' Butera 5,5), Cordeddu 5 (32' Rizza sv); Ficarrotta 5, Cocuzza 5. A disp. Levantino, Leone, Lentini, Kabangu, Ricci. All. Romano.
Roccella [3-5-2] : Belcastro 6; Cassaro 6,5, Coluccio 7, Pizzoleo 7; Odgwe 6, Calabrese 6,5, Minici 6,5, Criniti 7 (38' st Maiese 6,5), Sorgiovanni 6; Khoris 6, Dorato 6. A disp. Mittica R., Schiavello, Kanfri, Mittica E., Lia, Frasca, Sarago, Franco. All. Galati.
Arbitro: Cudini di Fermo 6. Reti: St 30' Criniti, 34' Calabrese, 40' Maiese
Palazzolo Acreide. Male, male, male. Tre volte male per il Noto, proprio quante le reti incassate dal Roccella, per una sconfitta che, a meno di un miracolo sportivo, condanna Cocuzza e compagni agli spareggi per salvare la categoria. Noto impaurito, che ha sentito come non mai tutta la pressione di dovere fare per forza risultato, crollando a un passo dall'impresa.
I granata visti ieri sono lontani parenti di quelli che solo due settimane fa battevano, esaltandosi, la Nuova Gioiese, uscendo per la prima volta dalla zona play out. Solo che i calabri, hanno poi infilato 2 vittorie consecutive recuperando 5 punti, mentre i siciliani si sono sciolti come neve al sole, conquistando un punto in due partite, e sbagliando quella con il Roccella che, senza strafare, si è portato a casa i 3 punti nella maniera più semplice da immaginare: colpendo in contropiede nell'ultimo quarto d'ora.
Troppo brutto per essere il vero Noto, quello visto a Palazzolo, teatro delle partite interne della società presieduta da Graziano Zani: meglio pensare, come poi confermeranno nelle interviste di fine partita, che si sia trattato di una giornata storta, altrimenti anche in ottica spareggio ci sarebbe da tremare. Chi si aspettava una formazione netina pimpante e grintosa, pronta a ripetere l'exploit di due domenica fa, è rimasto deluso, capendolo sin dai primi 10'.
Troppo timido l'undici granata, quasi intimorito al cospetto della formazione calabrese arrivata a Palazzolo per svolgere il compitino, salvo poi ritrovarsi con 3 gol e 3 punti sul pullman di ritorno. Basti pensare che il migliore in campo dei granata è stato il giovanissimo portiere Vincenzo Paladino, all'esordio dal 1' in Serie D per la squalifica del titolare Ferla.
Non esente da colpe sul 3-0 ospite, ma ha tenuto a galla i suoi con un intervento prodigioso sullo 0-0, salvando con una disperata uscita su Criniti. Le azioni da gol costruite dal Noto si contano sul palmo di una mano. Nel primo tempo, al 34', quando una bella e orchestrata ripartenza porta al tiro il giovane Saluto, contrastato in angolo da Pizzoleo.
Nel secondo tempo, invece, prima del terribile quarto d'ora, che per certi versi ha ricordato i terrificanti 6' vissuti dai tifosi milanisti contro il Liverpool nella finale di Istanbul. Al 25', con un preciso colpo di testa di Cucinotta su punizione scodellata al centro da Ficarrotta che si infila sull'angolo più lontano della porta difesa da Belcastro - ieri spettatore non pagante - ma con la bandierina del primo assistente già alzata.
E al 28', quando Ficarrotta sfiora lo stesso angolo, sempre su calcio di punizione dal limite dell'area. Tutto qui. Proprio sul rilancio del portiere calabrese dopo la punizione di Ficarrotta, il Noto crolla; la difesa si lascia trovare impreparata e per Criniti è facile involarsi in contropiede e arrivare solo davanti a Paladino: tocco sotto, e giocatori della panchina in campo a fare festa.
I granata escono dal campo, scompaiono, e ne incassano altri 2. Il raddoppio ospite arriva al 34', per mano, o sarebbe meglio dire con il sinistro di capitan Calabrese, che da limite dell'area netina riceve un passaggio rasoterra di Dorato e con una calma olimpica ha il tempo di prendere la mira e sparare di precisione alle spalle di Paladino. Il giovane portiere netino sarà costretto a raccogliere la sfera per la terza volta nella sua rete, 5' più tardi, quando il neoentrato Maiese, direttamente su punizione, intona il de profundis.
Fonte: Ottavio Gintoli
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